Foto: Policija
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Il centro di proprietà del Ministero degli internì e gestito dall'Ufficio governativo per la cura e l'integrazione dei migranti, in stretta collaborazione con il comune di Ancarano, è stato riaperto giovedì scorso con l'arrivo dei primi sfollati.

"Il centro di accoglienza di Punta Grossa adesso si sta riempiendo, sono arrivate delle nuove persone anche nel fine settimana, sono soprattutto donne e bambini. Il Comune di Ancarano si è messo a disposizione per tutto quello che forse si dovrà ancora sistemare nel centro stesso, per assicurare tutto quello di cui profughi avranno bisogno nelle settimane che stanno arrivando". La vicesindaca di Ancarano Barbara Švagelj ci ha confermato che al momento stanno ospitando 47 persone, metà delle quali minorenni, un numero che resterà tale fino a domani quando dovrebbero finire alcuni lavori di riparazione della struttura, chiusa oramai da anni. Finiti gli inteventi è atteso l'arrivo di altri sfollati, ricollocati dal centro di Logatec, dove viene effettuata la prima registrazione di quanti fuggono dalle zone di guerra in Ucraina che non trovano sistemazione presso amici e parenti.

E gli ucraini che vivono qui da anni stanno dando una grande mano anche in qualità di mediatori. "Ci stiamo mettendo in contatto con le persone, perlopiù sono ucraini che vivono qui c'è da tempo e conoscono sicuramente anche lo sloveno molto bene, ci aiutano già dalla settimana scorsa nei contatti con le persone che vengono anche al Comune a chiedere aiuto" rileva la vicesindaca.

Prosegue intanto nei quattro comuni istriani la raccolta di materiale per la popolazione colpita dal conflitto in collaborazione con Croce Rossa, Caritas e Filantropia slovena e anche ad Ancarano, come ci conferma Barbara Švagelj, si lavora per l'inserimento dei bambini ucraini a scuola. "Si, si, il comune farà uno sforzo particolare per integrare nella scuola i ragazzi il più facilmente possibile, assicurerà il trasporto da Punta Grossa fino alla scuola. La scuola dal canto suo ha già ricevuto le istruzioni del ministero scolastico e si sta preparando. I ragazzi infatti saranno integrati nelle classi a seconda della loro età e delle possibilità della scuola." (ld)