La scorsa estate la puzza insopportabile, ora l’alta concentrazione di polveri sottili nella zona del Centro per la gestione dei rifiuti di Castion, nel Comune di Medolino. Sul sito dell’Agenzia croata per la tutela dell’ambiente e della natura che riporta la qualità dell’aria, aggiornata sull’intero territorio del paese, l’Istria del sud è colorata in rosso e qui il grado di inquinamento è il più alto. Sul profilo facebook della città di Pola, scrive che Castion non centra affatto. E riporta la cartina dell’Italia con il nord del paese, tinto di rosso per via dell’aria malsana, affermando che l’inquinamento arriva in Istria proprio da quelle parti. Però per l’esperta in tecnologia chimica Koviljka Aškić, non ci sono dubbi. Le misurazioni effettuate negli ultimi tempi a Castion - dice - hanno varie volte indicato la concentrazione oltre la norma di polveri sottili che possono entrare profondamente nel sistema respiratorio delle persone e in seguito a vari processi, dare origine a fenomeni cancerogeni. Secondo il suo parere, la discarica dovrebbe venir chiusa fino a che non si metterà in regola con le direttive europee in materia. Nel frattempo, queste le sue parole, i rifiuti comunali misti dell’Istria andrebbero trasportati all’inceneritore di Trieste. E poi osserva che l’Istituto regionale per la salute pubblica dovrebbe avvertire la popolazione sull’alta concentrazione di sostanze inquinanti. L’Istituto stesso chiamato in causa afferma che la situazione non è allarmante, comunque invita i malati cronici dell’area a non svolgere attività fisiche prolungate all’aperto. Dal canto suo la direzione della discarica sostiene che il problema non esiste in quanto tutti i parametri rientrano nella normalità.
Valmer Cusma