Muove i primi passi la proposta parlamentare che prevede di rinominare la regione statistica "costiero-carsica" in "istriano-carsica". La modifica è stata presentata al governo, che l'ha presa in esame nella giornata di ieri, da cinque deputati del territorio facenti parte della coalizione su iniziativa dei comitati di Capodistria, Isola e Pirano del Movimento Libertà: Tamara Kozlovič (prima firmataria), Andreja Živič e Robert Janev dello stesso Movimento Libertà, Meira Hot del Partito socialdemocratico e Matej Tašner Vatovec di Sinistra, oltre che dal deputato della comunità nazionale italiana Felice Ziza.

C'è la convinzione che la nuova denominazione meglio rispecchierebbe le caratteristiche storiche, culturali e geografiche della regione. Perché, come dice a Radio Capodistria il deputato isolano Robert Janev, "l'Istria non è solo la terra di refosco e malvasia, ma una terra con un carattere e un'identità che per secoli, nonostante la sua diversità, ha resistito unita e ostinata a tutti coloro che avrebbero voluto sottottometterla. Sono contento che la nostra proposta sia stata accolta bene".

Una proposta, quella presentata al governo, già condivisa dai sindaci dei quattro comuni istriani, oltre che dallo stesso consiglio della regione statistica costiero-carsica, che è forte di numerosi sostenitori dal territorio. Una ventina gli enti e singoli rappresentanti del mondo della cultura e degli studi ma anche dell'economia, del turismo, della società civile che hanno appoggiato l'iniziativa, dal Centro di ricerche scientifiche di Capodistria alla Società storica del Litorale fino alla CAN costiera e all'Unione italiana.

L'opinione del deputato Felice Ziza: "La proposta di rinominare la regione anche "Istria", quindi "istro-carsica", va collegata all'entità storica, geografica e identitaria del nostro territorio, un territorio unico legato ai tre Stati di Italia, Slovenia e Croazia, ne rispetta le radici culturali e identitarie. Noi perciò siamo stati favorevoli, io in particolare ma anche la CAN costiera e l'Unione italiana, e ora speriamo che il governo accetti la nostra proposta".