Nelle ultime 24 ore in Croazia 12 decessi per Covid19 e tra questi purtroppo pure una bambina di 12 anni che aveva problemi cardiaci. In aumento il numero dei contagi: oggi 1445 su quasi 8 mila 700 tamponi con un’incidenza che supera il 16 per cento mentre è del 46 per cento l’ aumento degli infettati rispetto alla scorsa settimana. L’aumento maggiore nella Regione Litoraneo montana quello minore nella Regione Istriana dove, comunque, le cifre sono preoccupanti. A Pola fanno sapere oggi di 20 nuovi positivi su 436 test, 27 sono gli ospedalizzati mentre 100 i casi attivi mentre la Regione ha deciso poco fa la reintroduzione del regime di scuola a distanza per le superiori e medie superiori della penisola. Intanto anche in Croazia tema predominante i problemi legati alla campagna vaccinale messa in crisi oltre che dalla carenza del farmaco, dal sempre maggiore numero di persone che rifiuta quello di AstraZeneca.
“In questi ultimi giorni almeno un 30 per cento di persone che si sarebbero dovute vaccinare con il farmaco Astrazeneca ha rifiutato la somministrazione” affermano i rappresentati dei medici di base. “Alcuni non si sono nemmeno presentati, altri hanno rinunciato in ambulatorio” dicono aggiungendo che quanti desistono non vengono automaticamente inseriti alla fine delle liste che sono sempre più lunghe e dunque non è chiaro quando potranno essere richiamati. Un fenomeno in crescita pure nella Regione istriana dove si calcola che da un 10 a un 15 per cento di persone in lista si sono ritirate. Come rilevato dal responsabile della “Casa della salute dell’Istria” Ante Ivančić tutte le dosi sono state comunque impiegate anche grazie al lavoro e alle complesse procedure di consultazione tra medici e pazienti. Interpellato dal quotidiano “Glas Istre”, egli ha ricordato che lunedì in Regione sono arrivate altre 3 mila 40 dosi dei tre vaccini disponibili e dunque oltre che AstraZeneca pure Pfizer e Moderna che in parte sono stati distribuiti ai 7 centri di vaccinazione in parte pianificati per il richiamo. Nella penisola, sono 3 mila 700 le persone che hanno completato la vaccinazione ad altre 15 mila è stata invece somministrata la prima dose.
Ritornando alla questione AstraZeneca le autorità non hanno per il momento intenzione di sospendere il farmaco che nel paese viene somministrato pure agli over 65. “La situazione viene monitorata con grande attenzione” è stato detto dall’ Unità di crisi nazionale che ha confermato che non ci sarebbe alcuna correlazione tra il vaccino e la morte della 91.enne deceduta per una trombo embolia qualche giorno Sulle 276.530 vaccinazioni finora eseguite - di queste 78 mila 800 a ciclo completo le rimanenti in attesa di richiamo -sarebbero 2 mila 700 circa le segnalazioni di effetti collaterali lievi e in percentuali uguali - all’ incirca lo 0,5 per cento- per AstraZeneca e Pfizer.
Lionella Pausin Acquavita