Eretta, come ricorda una coeva lapide, alla fine del XIII secolo sotto la reggenza del 'capitaneus civitati Iustinopolis' Marino Morosini, la prima loggia di Capodistria venne realizzata tra i palazzi del capitano e del podestà. Questi più tardi vennero collegati con un volto in un unico edificio, ovvero il Pretorio, il palazzo più rappresentativo della città. La Lobia vetus servì per varie manifestazioni pubbliche tra cui i consigli popolari (arenghi). Nel Quattrocento, secolo di massimo sviluppo per la città, venne costruita una nuova loggia dalla parte opposta della piazza. L'area di quella antica venne chiusa con delle pareti in legno per ospitare dei negozi. Alcuni decenni fa si decise di togliere queste pareti per far tornare la Duecentesca loggia uno spazio aperto. Spazio che rimase inutilizzato per poi ospitare i tavolini della vicina pasticceria. Ma c'è anche un pannello per mostre fotografiche. La prima, inaugurata oggi alla presenza del sindaco Aleš Bržan e del vice Mario Steffè, comprende una serie di foto delle pricipali attrazioni di Capodistria e dintorni. Il comune ha speso 27.000 euro per alcune riparazioni e accorgimenti.
L'obiettivo, ci spiega Marisa Sponza Maier dell'ufficio cerimoniale del comune, è quello di cercare di valorizzare meglio il patrimonio storico-architettonico. "Per riappropriarci degli angoli nascosti di questa nostra bellissima città" dice. "Speriamo che anche gli artisti colgano questa opportunità e che ci contattino per vedere quali saranno in futuro i contenuti che potranno venir esposti". La seconda mostra, prevista a settembre, sarà dedicata alle più belle e interessanti cartoline d'epoca. (a.c)
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