“Ringraziamo la regione Friuli Venezia Giulia e la Repubblica italiana per aver creduto in noi e per aver investito, negli anni, nei giovani italiani dell’Istria e di Fiume, e speriamo con tutto il cuore che possiate continuare a farlo”.
È l’appello degli ex studenti del collegio del Mondo Unito dell’Alto Adriatico di Duino al Presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, dopo il mancato finanziamento, da parte dell’Università popolare di Trieste, delle borse di studio proposte dall’Unione italiana per gli studenti del collegio del Mondo Unito dell’Alto Adriatico di Duino.
La decisione dell’UPT di non confermare, per la prima volta, il finanziamento, 46 mila e 500 euro che dovrebbero coprire le rette di due studenti della comunità italiana, uno dei quali già al secondo anno, ha provocato la reazione degli ex studenti del Collegio, che in una lettera indirizzata al Presidente Fedriga, ricordano il valore dell’esperienza vissuta frequentando la scuola di Duino.
“Abbiamo appreso con stupore ed enorme rammarico che le borse di studio presentate dall’Unione italiana, non sono state ammesse a finanziamento” dicono i firmatari della lettera, ricordando come il corso di studi a Duino rappresenti “un arricchimento sia dal punto di vista formativo, sia da quello umano”, e come il Collegio sia portatore di valori fondamentali come il “multiculturalismo, l’internazionalismo, e la comprensione” di differenti lingue e culture.
Ricordando le rispettive esperienze a Duino, i firmatari chiedono alla Regione di continuare a “credere e a investire” sul futuro degli studenti dell’Istria e di Fiume.
“Abbiamo scritto al Presidente della regione perché i finanziamenti sono regionali - dice l’ex studentessa del Collegio del Mondo Unito e promotrice dell’iniziativa, Clio Diabate – ma le borse non sono state finanziate dall’Università Popolare di Trieste, è questo l’ente che ha tagliato le borse di studio, non la regione, e ci teniamo a precisarlo.”
“Ci siamo mossi – continua - perché Duino, potrebbe sembrare una cosa banale ma non lo è, e chi ha fatto il collegio lo sa, non è solamente una scuola: Duino diventa una casa, viviamo lì per due anni, e quindi gli insegnanti e i compagni diventano la tua famiglia. Duino è però anche un collegio che gli studenti possono frequentare solamente grazie alle borse di studio, altrimenti non è possibile. Non appena è emerso pubblicamente che le borse non sono state finanziate, ho deciso di muovermi e i miei compagni hanno accolto l'appello in brevissimo tempo”.
Alessandro Martegani