Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Al termine dei lavori di ristrutturazione durati 7 mesi, le campane del campanile di Gallesano sono tornate a suonare e l'orologio a indicare le ore dopo che le lancette erano rimaste ferme per mezzo secolo. I lavori sono venuti a costare oltre mezzo milione di euro. Grande festa a Gallesano a conclusione della ristrutturazione del campanile risalente al 1867. E finalmente le campane hanno fatto nuovamente sentire i loro maestosi rintocchi dopo che nel 2018 erano state messe a tacere in quanto si temeva che le vibrazioni potessero danneggiare la staticità del campanile già compromessa. Poi l'avvio dei lavori durati 7 mesi venuti a costare oltre mezzo milione di euro, di cui 360.000 erogati dalle casse municipali di Dignano di cui Gallesano fa parte e 150.000 dal Ministero della Cultura e dei Media. L'intervento è stato davvero capillare: rifatte le facciate con i cinque marcapiani, l'interno con la scala, la cella campanaria, gli archi, la copertura e il meccanismo dell'orologio che è ritornato a funzionare dopo che le lancette erano ferme da mezzo secolo. La pianta del campanile alto 36 metri è quadrangolare, numerose le decorazioni e in bella evidenza è lo stemma episcopale, probabilmente del vescovo Giulio Saraceno che nel 1634 consacrò la chiesa di San Rocco di cui ricorre il 390.esimo anniversario. L'evento è stato celebrato con la santa messa officiata nella piazza di Gallesano e l'intervento di varie autorità.

Valmer Cusma