Questa settimana, dopo una scadenza prorogata tre volte, dovrebbero venir aperte le buste con le offerte per il nuovo ampliamento del molo container, il più grande investimento del decennio, tra 150 e 200 milioni di euro. I rinvii sono conseguenza di ricorsi e altre questioni riguardanti i potenziali appaltatori. Tra l'altro sono sorti intoppi relativi allo status delle aziende di paesi terzi, cioè se società di paesi non facenti parte dell'Unione Europea, possono partecipare alle gare di appalto alle stesse condizioni riservate a quelle dell'UE. Il Ministero della Pubblica Amministrazione ha spiegato che quanti non sono firmatari dell'accordo nel settore degli appalti pubblici, non possono pretendere lo stesso trattamento riservato alle imprese economiche dell'UE. Lo scalo capodistriano conta, estendendo il settore nord del molo container, di garantire lo stoccaggio provvisorio di 1,75 milioni di container all'anno, oltre mezzo milioni in più dell'attuale capienza. Come spiegato all'agenzia STA, l'investimento punta a far mantenere lo status di principale porto container dell'Adriatico. La costruzione durerà probabilmente fino alla fine del 2027, seguendo in pratica la tabella di marcia per la realizzazione del secondo binario tra Capodistria e Divaccia. Per quanto riguarda il nuovo terminal passeggeri, il completamento dell'opera è previsto entro la fine di aprile 2025. Una struttura, si sottolinea, progettata in modo sostenibile e allo stesso tempo efficiente dal punto di vista energetico. Una parte sarà anche a disposizione della città e del grande pubblico. L'investimento è di tre milioni di euro. Parallelamente nell'area dello scalo è in costruzione anche un nuovo parcheggio, capace di ospitare 4 mila veicoli. In questo caso l'investimento stimato è di 7,5 milioni di euro.
Delio Dessardo