Il villaggio istriano di Levade, con circa 200 abitanti, è diventato famoso nel mondo per il tartufo scoperto circa 90 anni fa e poi man mano diventato fonte di reddito per molte famiglie dell'area. Al pregiato fungo sotterraneo, autentica gioia del palato non solo per i buongustai sono dedicate le "Giornate del tartufo Zigante", dal nome di Giancarlo Zigante noto come il re del tartufo che le ha promosse. Si articolano ogni fine settimana fino alla metà di novembre. L'evento è ospitato nel tendone eretto nella località dove troviamo bancarelle con tartufi e i tanti prodotti ottenuti con la sua lavorazione. Ci sono contenuti anche all'esterno, ruotanti per lo più attorno all'enogastronomia.
Qui presenta la sua offerta la locale Comunità degli Italiani di Levade-Gradigne. Che cosa di preciso? Ce lo svela la sua presidente Irina Stocovaz. "Le nostre brave compaesane hanno preparato la pasta fatta in casa che abbiniamo al tartufo. Poi prepariamo la ''nedeva'', anche questa fatta in casa con il tartufo, quindi le omelette al tartufo e i dolci pure questi opera delle nostre massaie" - spiega. "Al nostro stand sono esposti inoltre lavori creativi fatti dai bambini del posto che frequentano il corso d'arte della Comunità. In questo modo diamo una mano al Comune di Portole e al suo Ente turistico all'ulteriore promozione della manifestazione". Questo è anche il punto di incontro tra raccoglitori e grossisti per lo più italiani. Quest'anno il prezzo del tartufo bianco di prima classe, quello più pregiato, si aggira sui 2000 euro. In base a varie stime, nell'adiacente Bosco di San Marco, ai piedi di Montona, ogni anno si raccolgono sulle 5 tonnellate di tartufi.
Valmer Cusma