La parlamentare istriana Dušica Radojčić definisce una mattanza il Piano locale di Pola per la gestione e il contenimento della fauna selvatica. Al posto della caccia spietata propone misure definite più etiche per il raggiungimento dello scopo.
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Toni duri della deputata istriana Dušica Radojčić, nota esponente della sinistra ambientalista, nei confronti del Piano locale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica che, a suo modo di vedere, rappresenta la libera autorizzazione al massacro dei cinghiali, sciacalli e anche caprioli. Si tratta di selvaggina, soprattutto i cinghiali, che alla ricerca disperata di cibo si spingono ormai fino agli orti dietro casa distruggendo i raccolti. "La mattanza" afferma la parlamentare nella sua missiva inviata al Palazzo municipale di Pola "non lascia sicuramente indifferente la cittadinanza". A conferma delle sue riflessioni e considerazioni riporta le testimonianze dei residenti del borgo di Stignano che parlano di orrore e sgomento per le scie di sangue lasciate dietro di sé dai cacciatori dopo ogni battuta di caccia finalizzata alla riduzione di tali animali. Nella lettera la parlamentare invita l'amministrazione pubblica di Pola a trovare soluzioni alternative meno crudeli per raggiungere lo scopo. Per la precisione propone la collocazione di barriere fisiche al confine tra le aree boschive e quelle urbane, quindi a predisporre delle mangiatoie nei punti lontani dai centri abitati, l'uso di repellenti biologici e chimici nonché la cattura degli animali e il loro trasferimento. "Tali pratiche" sottolinea "sono molto diffuse in altri Paesi europei essendo in linea con i principi dell'etica". Si attende ora la risposta del Sindaco Filip Zoričić.
Valmer Cusma