Il meteo è stato tutto sommato clemente con i salinai impegnati nelle saline di Sicciole, manca poco alla fine della stagione della raccolta e secondo il direttore, Aleksander Valentin, potrebbero essere raccolte almeno mille quattrocento tonnellate di sale. Un’annata che si prospetta decisamente superiore a quella precedente per le saline di Sicciole dove viene preservata la lavorazione tradizionale del sale, una tradizione che ha ben 700 anni. Ma tra i problemi principali resta quello della mancanza di quadri, ce lo ha detto Valentin; in questo momento i dipendenti che si occupano pure del centro wellness e del Parco naturale sono 85, ma secondo Valentin con un maggior numero di dipendenti a disposizione il sale raccolto potrebbe essere il doppio raggiungendo tranquillamente le 2500 tonnellate

"È stata un'estate con solo due giorni di pioggia, la nostra produzione di sale è proprio andata a meraviglia, da luglio fino adesso a inizio settembre. Abbiamo coltivato fino ad ora 1300 tonnellate di sale edibile di differenti qualità, è circa 24 tonnellate di fior di sale; perciò, è un'annata che è migliore rispetto a quella dell'anno scorso, che era abbastanza umida, però con i problemi che abbiamo tuttora con la carenza di personale. In futuro l’obiettivo è di far entrare in organico entro l’inizio dell’anno prossimo almeno cinque nuovi salinai per poter così proseguire e mantenere la nostra tradizione e a passare avanti le conoscenze di queste persone che si occupano con la produzione del sale. L’obiettivo è quello di istruire nuove generazioni di salinai".


I risultati di laboratorio mostrano che il sale finora raccolto e' di ottima qualità, proprio per questo motivo sarà nella maggior parte inserito nella categoria di sale alimentare, o meglio in quella del sale tradizionale di Pirano.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria /Dionizij Botter