In Istria ci sono un presidente e una vicepresidente di Regione in carica in quanto italiani, l'assessore regionale per la Comunità nazionale italiana e le altre minoranze ma nessuno ha trovato opportuno tradurre in italiano, il comunicato dell'Istituto regionale di sanità pubblica sulle raccomandazioni per combattere la diffusione del contagio da coronavirus. Eppure lo statuto regionale lo prevede, dunque ancora una volta la Magna carta istriana è stata violata in materia di diritti degli italiani, e nessuno risponde. Il fatto è stato notato da Gianclaudio Pellizzer, presidente del Consiglio della minoranza italiana autoctona della Regione istriana che ha chiesto alla vice presidente della Regione Giuseppina Rajko e all'assessore Tea Batel di intervenire presso chi di dovere e di provvedere alla diffusione del comunicato tradotto in italiano. Pellizzer coglie l'occasione anche per chiedere delucidazioni sull'Ufficio regionale per il bilinguismo che doveva aprire i battenti nel luglio scorso e che invece è ancora in attesa di vedere la luce del sole. Certo, qualcuno potrebbe ribadire che in situazioni di emergenza bisogna reagire in fretta e quindi il bilinguismo potrebbe risentirne. Però è anche vero che dura da troppo tempo l'emergenza per i diritti degli italiani non rispettati per cui, come sollecita qualcuno, sarebbero maturate le condizioni per istituire un 'comando di crisi' anche su questo versante.
Valmer Cusma
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