Foto: EPA
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Il presidente italiano Sergio Mattarella, parlando della tragedia del ponte Morandi di Genova, accaduta cinque anni fa ha dichiarato: "Ha rappresentato un drammatico appello alle responsabilità di quanti sono incaricati di attendere ad un pubblico servizio, sia di coloro che provvedono, sul terreno, alla erogazione agli utenti, sia di chi deve provvedere alla verifica delle indispensabili condizioni di sicurezza". Il presidente della Repubblica ha poi ribadito la vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime ed a chi è stato colpito da una catastrofe tanto grave quanto inaccettabile. Mattarella ha inoltre che è necessario fare giustizia, completando l'iter processuale con l'accertamento delle colpe e delle omissioni.

Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha anch'ella ricordato le vittime e la sofferenza dei loro cari ma anche l'orgogliosa reazione dei genovesi, nonché la nascita del 'modello Genova' che con la collaborazione tra istituzioni ed imprenditoria ha permesso, in tempi record, di ricucire lo strappo inferto dal crollo con la costruzione del nuovo Ponte Genova San Giorgio. La premier ha poi presentato ancora una volta le scuse dello Stato ai famigliari delle vittime ed augurato che con il lavoro dei magistrati emerga con chiarezza che sono i responsabili del disastro perché questa tragedia nazionale non deve rimanere impunita.

In ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha definito le 43 persone morte non vittime della sfortuna ma dell'avidità dell'uomo ed ha affermato di voler tornare il prossimo anno con un disegno di legge che equipara queste vittime a quelle del terrorismo.

Giuseppe Conte, premier in carica da qualche mese quando accadde la tragedia del ponte Morandi, su social ha scritto: "Il dolore, che poteva e doveva essere evitato, non si attenua con il passare del tempo. Nell'attesa che venga fatta piena giustizia sull'accaduto, il nostro pensiero va alle 43 persone che non ci sono più e ai loro cari".

Il governatore ligure Giovanni Toti, oltre al cordoglio alle famiglie delle vittime ha aggiunto che spetta a chi ricopre una carica istituzionale pro tempore far sì che non accada più un altro ponte Morandi.

Parole simili anche per il sindaco di Genova, Marco Bucci: "Genova sente profondamente questo dovere di dimostrare al mondo che queste cose non debbono più accadere. E questo schiaffo che ha colpito la città ha fatto in modo che tutti noi ci riunissimo attorno a un obiettivo comune, lavorando e tirando su le maniche. Abbiamo dimostrato che è così che bisogna reagire, è così che bisogna fare", ha concluso il primo cittadino del capoluogo ligure.

Davide Fifaco