“Nuove misure per punire il negazionismo e attribuzione alle associazioni di esuli Fiumani, Istriani e Dalmati di un ruolo primario per difendere la storia del confine orientale”.
A ridosso della Giorno del ricordo, ricorrenza istituita dallo stato italiano per ricordare l’esodo e le foibe, il deputato friulano di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto con una proposta legge presentata ieri e sottoscritta da tutto il suo gruppo ha chiesto di intervenire direttamente contro coloro che negano l’esistenza delle foibe.
Il deputato vorrebbe che nel codice penale sia previsto specificamente come reato “l’apologia e negazione degli eccidi delle foibe”, con l’inserimento all’interno dell’Art. 604-bis, terzo comma, dopo le parole: “apologia della Shoah”, anche della dicitura: “dei massacri delle foibe”.
Inoltre, secondo Rizzetto, “le associazioni degli esuli” dovrebbero “essere interpellate dagli enti locali prima di autorizzare o concedere spazi per lo svolgimento di eventi sulle foibe”, oltre che essere , “le sole coinvolte nell’elaborazione dei piani di formazione ed insegnamento nelle scuole, per garantire una testimonianza autentica di quegli accadimenti per troppo tempo occultati”.
Una proposta che non mancherà di far discutere, visto che già da alcuni anni le organizzazioni degli esuli giuliano dalmati stanno cercando di esercitare un controllo sulle iniziative legate alla Giorno del ricordo, facendo pressione sulle istituzioni pubbliche affinché non ospitino quelli che sono portatori di interpretazioni divergenti dalle loro.
Ultimo in ordine di tempo il rifiuto da parte del Comune di Verona di concedere una sala per un’iniziativa che avrebbe dovuto vedere la partecipazione dello storico Sandi Volk, accusato di revisionismo dalle organizzazioni degli esuli.
Barbara Costamagna