All'inaugurazione, svoltasi nel rispetto delle norme per contenere la pandemia da Covid-19, in Piazza San Pietro erano presenti le delegazioni ufficiali dei luoghi di origine del presepe e dell'albero, provenienti rispettivamente da Castelli in Abruzzo e dal comune di Kočevje, nella Slovenia sudorientale. In particolare, per l'albero di Natale, hanno partecipato, Anže Logar, ministro per gli Affari esteri, Jože Podgoršek ministro dell'Agricoltura, il cardinale Franc Rodé e l’arcivescovo di Maribor, Alojzij Cvikl. Le delegazioni sono state, da prima, ricevute in udienza da Papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni. "L'albero e il presepe aiutano a creare il clima natalizio favorevole per vivere con fede il mistero della Nascita del Redentore - ha detto il Santo Padre - Nel presepio, tutto parla della povertà "buona", la povertà evangelica, che ci fa beati: contemplando la santa Famiglia e i vari personaggi, siamo attratti dalla loro disarmante umiltà. Il Santo Padre ha proseguito dicendo - La festa del Natale ci ricorda che Gesù è la nostra pace, la nostra gioia, la nostra forza, il nostro conforto. Ma, per accogliere questi doni di grazia, occorre sentirci piccoli, poveri e umili come i personaggi del presepio. Anche in questo Natale, in mezzo alle sofferenze della pandemia, Gesù, piccolo e inerme, è il “Segno” che Dio dona al mondo."
Al calar della sera si è svolta l'accensione delle luci del maestoso abete rosso di 30 metri, arrivato dalla Bassa Carniola, una delle zone più rigogliose della Slovenia. Un'area ricoperta dalle foreste per il 90% del suo territorio e inserita tra i 63 siti delle antiche faggete primordiali nella lista del Patrimonio mondiale dell'Unesco. Pure gli addobbi arrivano dalla Slovenia assieme agli altri 42 alberi dell'allestimento natalizio delle sale interne al Vaticano. Un albero sloveno torna così in Vaticano dopo 24 anni. Nel 1996 c'era papa Giovanni Paolo secondo. L'albero sloveno in Vaticano quest'anno assume un significato particolare perché è il trentesimo anniversario del plebiscito, del referendum, ossia della decisione della Slovenia di diventare un paese indipendente e sovrano e, proprio il Vaticano, anticipando l'Europa, per prima riconobbe l'indipendenza della Slovenia. Sia l'albero che il presepe resteranno in Piazza San Pietro fino al 10 gennaio 2021, Festa del Battesimo del Signore.
Corrado Cimador