La possibilità di tornare a viaggiare e l’allentamento delle misure di prevenzione hanno improvvisamente risvegliato la voglia degli italiani di andare in vacanza, ma le truffe sono sempre dietro l’angolo, o meglio, dietro le schermo di un computer.
È il monito che giunge dalla Polizia postale italiana che, partendo dai dati diffusi da AirBnB, ha messo in guardia contro i tentativi di truffa: la piattaforma di prenotazione online di case vacanza, indica un aumento dal 33 per cento del 2019 al 53 dell’anno in corso per i luoghi di villeggiatura e dal 21 al 37 per il turismo rurale.
Polizia e AirBnB hanno anche lanciato una campagna contro le truffe online. Secondo l’Osservatorio Multicanalità del Politecnico di Milano e Nielsen, sono 30 milioni gli italiani che l’anno scorso hanno effettuato almeno un acquisto online, ma con lo scoppio della pandemia le segnalazioni per reati informatici sono cresciute del 142 per cento rispetto all’anno precedente. I tentativi di truffa sono molto più frequenti al di fuori delle piattaforme strutturate e internazionali, che garantiscono soprattutto la sicurezza dei pagamenti, trasferirti al padrone di casa solamente 24 ore dopo il check in.
In una guida intitolata “In Vacanza come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza”, curata da Altroconsumo, e Polizia Postale con AirBnB, si traccia anche un profilo dei potenziali truffatori, che puntano soprattutto coloro che, per trascorrere una vacanza in un luogo isolato o in autonomia, si cimentano per la prima volta con la prenotazione fai da te.
Il primo è il “cervello in fuga”: un personaggio che si spaccia per un proprietario che si è appena trasferito all’estero, e non può mostrare la casa o accogliere gli ospiti di persona. Spesso chiede un bonifico internazionale, copia dei documenti, utili per costruire la sua prossima falsa identità, e tende a chiudere la trattativa rapidamente anche con false fatture e prenotazioni AirBnB.
C'è poi il “tecnico informatico”, che ha creato un annuncio sulla piattaforma, ma chiede di continuare la conversazione tramite posta elettronica, dirottando poi le potenziali vittime su siti falsi, e poi “il compare”, che suggerisce di annullare la prenotazione con AirBnB e di trattare privatamente, così da risparmiare la commissione del portale, salvo scomparire subito dopo aver ricevuto il bonifico.
Fra le raccomandazioni contenute nella guida per evitare di essere truffati, si ricorda di non pagare mai direttamente con bonifico, ma esclusivamente attraverso il sito; non comunicare al di fuori dal sito ufficiale; diffidare da chi vi contatta tramite un sito di annunci dell’usato o un portale immobiliare generico; imparare a riconoscere i siti clone; leggere l’annuncio con attenzione; non accettare cambi di abitazione non concordati una volta arrivati a destinazione e segnalare il fatto al portale di prenotazione.
Alessandro Martegani