Il governo italiano sembra prossimo alla crisi. Il Consiglio dei ministri, con voto unanime, salvo l’annunciata astensione delle ministre di Italia Viva, Teresa Bellanova e Elena Bonetti, che hanno motivato questa scelta con la mancata presenza del Mes, ha dato l’ok al Recovery plan.
Matteo Renzi ha dichiarato di non aver problemi ad andare all’opposizione, ha inoltre spiegato che in mattinata verrà presa l’eventuale decisione di dimissioni da parte delle sue ministre, che verrà poi annunciata o meno nel pomeriggio.
Giuseppe Conte si dice pronto alla sfida della verifica di maggioranza e da Palazzo Chigi trapela che in caso Italia Viva si defilasse sarebbe impossibile un nuovo governo con i renziani.
Il premier, quando durante il Consiglio dei ministri le esponenti di Italia Viva hanno chiesto il Mes ha spiegato che “il Mes non è ricompreso nel Next Generation e quindi non è la sede per affrontare una discussione sul punto”. Conte ha poi “invitato a non speculare sul numero dei decessi in Italia per invocare l’attivazione del Mes con un accostamento che offende la ragione ed anche l’etica. Se fosse un problema di finanziamenti come mai allora la Germania pur investendo il doppio sulla sanità rispetto all’Italia si ritrova adesso con il doppio delle morti giornaliere?” ha concluso il Presidente del Consiglio.
Attualmente le ipotesi che restano in piedi sono quindi quella del voto, quella di un governo istituzionale oppure quella di una caccia ai responsabili in Parlamento da parte del premier. Secondo Renzi Conte andrà in Aula e sostituirà le ministre di Italia Viva per poi andare alle Camere a chiedere la fiducia.
L’ipotesi di un gruppo di responsabili già formato si sta però rafforzando, con voci che danno sia Goffredo Bettini del Partito Democratico, sia Gianni Letta, uno degli uomini da sempre più vicini a Berlusconi, pronti a salvare il governo. Non manca nemmeno l’autocandidatura del “solito” Clemente Mastella, disponibile a strutturare un gruppo di parlamentari per fare da stampella all’esecutivo.
Davide Fifaco