Ferrara alla destra per la prima volta in 75 anni, Livorno che ritorna alla sinistra dopo una parentesi con i 5 Stelle, che però vincono a Campobasso, e un sostanziale pareggio fra i primi tre movimenti del paese nei 15 capoluoghi. Si potrebbe riassumere così l’esito del ballottaggio in Italia.
Al voto erano chiamati 186 comuni italiani: nelle partite più importanti, i capoluoghi, sette sono andati al centro-destra, 6 al centro-sinistra, uno a testa a Movimento 5 Stelle e Liste civiche.
La Lega ha conquistato più comuni al di sopra del 15 mila abitanti: a due settimane dal successo alle europee, Matteo Salvini ricorda in particolare il risultato di Ferrara, ultima roccaforte rossa ad andare al centro destra con la vittoria del candidato leghista Alan Fabbri. Il Movimento 5 Stelle riesce ad ottenere un capoluogo di regione con Roberto Gravina a Campobasso, mentre Luca Salvetti ha restituito al Pd Livorno, dopo cinque anni di amministrazione 5 Stelle.
Il centrosinistra ha confermato anche Reggio Emilia, Prato, Cremona, e Verbania. “Belle vittorie e belle conferme” commenta il segretario Nicola Zingaretti, parlando di “alternativa a Salvini”, che però esulta, sottolineando le "straordinarie vittorie della Lega ai ballottaggi". "Abbiamo eletto sindaci dove governava la sinistra da settant'anni", ha ricordato.
Anche Luigi Di Maio si è detto contento per il risultato di Campobasso, confermando la riorganizzazione del partito.
In generale però i ballottaggi non sembrano aver spostato di molto la situazione che si è determinata con le europee, che vedo la Lega ormai dominante nella maggioranza e una sostanziale tenuta del Pd, pur staccato di molto dal Carroccio, con l’arretramento dei 5 Stelle. Una situazione che potrebbe pesare sul governo, messo sotto pressione anche dai recenti richiami dell’Unione Europea sui conti pubblici.
Alessandro Martegani