
Il governo Meloni ha promosso un incontro con i rappresentanti delle imprese italiane per individuare le soluzioni più efficaci per affrontare la questione delle tariffe Usa e avere "un'idea chiara" dell'impatto sui settori più penalizzati.
Un tema che successivamente la premier italiana tratterà nei colloqui con il presidente statunitense Donald Trump, in programma il prossimo 17 aprile alla Casa Bianca, a Washington: la sfida, in questo scenario dominato dall'incertezza sul futuro, è "azzerare i reciproci dazi sui prodotti industriali esistenti" insistendo sulla formula "zero per zero".
Il capo del governo propone alle parti sociali "un patto" per fare "fronte comune" rispetto "alla nuova delicata congiuntura economica" e l'attivazione di tavoli di lavoro per trovare le misure idonee a rafforzare la competitività del tessuto imprenditoriale italiano.
L'esecutivo pensa ad una serie di interventi rimodulando la dotazione finanziaria del Recovery e della sua prossima revisione, con 14 miliardi di euro che possono essere posti a sostegno dell'occupazione ed aumentare l'efficienza dalla produttività. A queste risorse si aggiungono circa 11 miliardi dei fondi di coesione, che nelle intenzioni dell'esecutivo "possono essere riprogrammati a favore delle imprese, dei lavoratori e dei settori che dovessero essere più colpiti".
Ulteriori fondi potrebbero arrivare da una revisione del Piano per il clima.
Secondo il governo il problema dei dazi va affrontato pragmaticamente e senza troppi allarmi, che rischiano di causare danni peggiori degli stessi dazi. Una soluzione, secondo Meloni, è anche una de-regulation a livello UE, eliminando i dazi che la stessa Unione europea si è "autoimposta", unita ad una sburocratizzazione del quadro normativo, intervenendo sulle "regole ideologiche" e "poco condivisibili" del Green Deal.
Un'altra "importante questione" da affrontare per l'Europa è la salvaguardia del mercato interno: è necessario, insiste la premier italiana, "evitare che la sovrapproduzione della Cina e di altri Paesi soprattutto asiatici colpiti dai dazi statunitensi impatti nel nostro mercato interno".
In tal senso l'Italia guarda con favore alla task force proposta dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen per la sorveglianza delle importazioni.
Davide Fifaco