Foto: BoBo
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Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ribadito la necessità di evitare uno scontro commerciale tra Europa e Stati Uniti, evidenziando come questa eventualità rappresenterebbe 'un danno significativo sia per l'economia americana sia per le imprese europee'.

"Tutti sono favorevoli al dialogo per impedire una guerra commerciale", dichiara il ministro.
Il vicepremier ha indicato che il fine rimane la 'tutela delle esportazioni e del tessuto industriale nazionale', sottolineando la necessità di un dialogo diretto con Washington: "Si deve lavorare per evitare assolutamente una guerra commerciale che sarebbe esiziale per gli Stati Uniti ed esiziale anche per le nostre imprese. Noi dobbiamo proteggere le nostre esportazioni, dobbiamo proteggere il nostro sistema industriale; quindi, dobbiamo trattare con gli Stati Uniti. L'ideale sarebbe zero tariffe, la via intermedia potrebbe essere la riduzione dei tassi del 10 per cento da parte americana".

Tajani ha parlato anche delle misure di risposta previste dall'Unione europea in seguito ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio. Ha spiegato che 'ci sarà con effetto dal 15 aprile una lista di prodotti americani su cui mettere i dazi. È una vecchia lista congelata, io ho chiesto il rinvio ma mi pare che la posizione prevalente sia di cominciare dal 15'. Il ministro ha inoltre manifestato preoccupazione per eventuali ritorsioni nel settore vinicolo ed ha quindi spinto per l'esclusione di un particolare prodotto: "Ho chiesto che in lista non venga messo il whiskey, perché porterebbe a una immediata ritorsione sul vino".

"Dobbiamo trattare, lo deve fare l'Ue unita. L'Italia sosterrà tutte le iniziative del commissario Maroš Šefčovič, nel quale riponiamo estrema fiducia", ha aggiunto Tajani, che infine, ha ricordato che un secondo pacchetto di misure potrebbe entrare in vigore dal 15 maggio, sottolineando però che 'da qui al 15 c'è ancora tempo per la trattativa'.

Davide Fifaco