Il ministro Francesco Boccia ha spiegato che queste sono “ore decisive per questo Dpcm, probabilmente il più lungo per durata della storia recente tra questi provvedimenti per regolare le nostre azioni. Parte il 4 dicembre, c'è un dibattito alle Camere e non è corretto anticipare le conclusioni, ma andrà sicuramente oltre l'Epifania, se un giorno dopo o una settimana dopo si stabilirà nel dibattito". Sul vaccino, Boccia ha precisato che "non sarà obbligatorio, ma certo consigliato. Certe categorie dovranno essere messe in sicurezza, come anziani, forze dell'ordine, ospiti delle Rsa, sanitari. Gli studenti? E' una riflessione che si sta facendo in Parlamento". La distribuzione del vaccino sarà capillare, affidata al commissario Arcuri, e collaborereanno anche le forze armate.
Il ministro della Salute, Robero Speranza, ha precisato che le nuove ordinanze sono ispirate dal principio di precauzione che ha aiutato a ridurre il contagio e il numero dei nuovi casi. Il governo si è assunto la responsabilità di scelte difficili ma necessarie, ha aggiunto Speranza, che ha proseguito affermando che senza di esse la pressione sugli ospedali diverrebbe insostenibile.
Il ministro della Salute ha concluso affermando che per la stabilizzazione dei primi risultati c'è bisogno di altre settimane di sacrifici e poi di una cura di mantenimento. L'onda resta ancora molto alta quindi bisogna manterenre l'attenzione a non scambiare un primo raggio di sole con scampato pericolo.
L'obiettivo del governo rimane quello di piegare la curva senza un lockdown generalizzato, quindi vanno disincentivati gli spostamenti tra le regioni il 25, 26 dicembre e primo gennaio e limitare anche gli spostamenti tra comuni.
Certo, inoltre, che nel prossimo dpcm l'intenzione del governo sarà di riconfermare l'impianto a tre colori per le regioni, con fasce arancioni, rosse e gialle, che ha creato le condizioni per rimettere sotto controllo l'epidemia, a dimostrazione che le misure stanno funzionando.

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria
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