Duro botta e risposta tra Partito Democratico ed Italia Viva, in vista delle elezioni del prossimo settembre.
La polemica è stata innescata dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera ha accusato Enrico Letta di aver portato avanti "piccole vendette personali" ponendo il veto ad un’alleanza ed ha affermato che il segretario del Pd "sta regalando Palazzo Chigi alla Meloni".
Il Partito Democratico ha subito ribattuto con le parole: "Forse per rosicchiare qualche margine di visibilità in più, Matteo Renzi trova il tempo e l'audacia di dare lezioni al Partito democratico. Quello stesso partito che, prima di scappare sulla sua personale scialuppa, da segretario ha tentato di affondare lasciando macerie, lacerazioni e un 18% da guinness dei primati negativi. Non stupisce che praticamente la totalità degli elettori e dei militanti del Pd abbia maturato un giudizio durissimo, senz'appello, su di lui e sulla sua parabola politica", si conclude così il comunicato del Pd.
Replica ancora Italia Viva, che parla di violenti attacchi a Renzi e ribadisce che la strategia di Letta è un regalo alla Meloni, deridendo il segretario del Pd postando il video di una tigre che cerca di catturare un volatile, ma senza riuscirci, un chiaro riferimento alle parole di Letta che ha usato l'espressione "occhi di tigre" per definire lo spirito con cui i candidati Pd devono affrontare le elezioni.
Intanto l'Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana da mandato al Segretario Nazionale e alla Segreteria di verificare la possibilità di stringere un accordo con il Partito Democratico sui collegi uninominali e di lavorare perché tale accordo sia esteso anche al M5S.
Il Pd ha accolto con soddisfazione e favore la decisione dell'Assemblea nazionale di Sinistra Italiana, ma ha confermato l'indisponibilità a riaprire la discussione sul perimetro delle alleanze già decise, chiudendo quindi le porte ad eventuali accordi con i pentastellati.
Davide Fifaco