La stretta di Capodanno, in Italia, ripropone la questione degli indennizzi alle attività economiche più penalizzate da questi anni di pandemia. Gianni Indino, presidente del Silb, il sindacato dei locali da ballo dell'Emilia-Romagna, ha alzato la voce dichiarando: "Chiediamo un incontro urgente con il governo per sottoporre alla sua attenzione una serie di richieste, che vanno dai ristori immediati (cosa che in passato non è avvenuta) ai tempi certi di riapertura alla rimodulazione delle tasse che hanno strangolato le nostre imprese". Indino chiede inoltre "rispetto per i nostri lavoratori, le nostre famiglie, le nostre imprese" perché tante "sono sull'orlo del fallimento".
Anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, seppure per motivi diversi, ha espresso perplessità sulla chiusura delle discoteche, temendo "il proliferare, come è stato la scorsa estate, di feste private incontrollabili".
Il nuovo provvedimento varato dal governo italiano non impedisce di accogliere il nuovo anno in casa in compagnia, affida al buon senso e alla prudenza il compito di minimizzare il rischio di focolai domestici.
Quindi, nonostante il record dei contagi, che negli ultimi giorni sono stati il triplo rispetto a 12 mesi fa, l'Italia vive queste feste di fine anno con più libertà e possibilità di ritrovare parenti e amici. Nel 2020, ricordiamo, tutto il Paese era in zona rossa e c'era il coprifuoco. Non ci saranno veglioni nei locali o in piazza, ma chi ha fatto il vaccino o è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi ed è in possesso del Super Green pass potrà andare a cena al ristorante. Si potranno ricevere ospiti in casa. Nessuna limitazione è arrivata sul numero degli invitati.
Alcuni sindaci si sono però mossi in anticipo varando, già alcuni giorni fa, ulteriori restrizioni. Fra le più limitative l'ordinanza del primo cittadino di Palau, in Sardegna, che fino al 10 gennaio vieta di organizzare o partecipare a feste private, pranzi o cene all'aperto o al chiuso, "oltre i componenti del nucleo familiare e dei parenti in possesso di certificazione verde".
Davide Fifaco