Quasi quattrocento "furbetti" che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne il diritto sono stati denunciati dai Carabinieri di Catania. Gli uomini dell'Arma del comando provinciale della città siciliana hanno collaborato con l'Inps, scoprendo così una vera e propria truffa ai danni dello Stato, nella quale erano coinvolte principalmente persone residenti nel popoloso rione di Librino.
Tra i denunciati 191 risultano avere precedenti penali, alcuni per reati di mafia.
Gli indagati sono accusati di aver ottenuto indebitamente dal 2020 il sussidio con dichiarazioni false e omissive. Tra le irregolarità più riscontrate dai Carabinieri la falsa dichiarazione di essere l'unico componente del nucleo familiare, in modo da potere percepire il reddito nonostante la convivenza con un familiare lavoratore oppure consentire ad altri componenti della famiglia di avanzare richiesta all'Inps per lo stesso sussidio statale.
Inoltre, tra i destinatari del reddito sono state identificate anche persone che avevano indicato residenze "fittizie", tra queste diversi cittadini stranieri che avevano designato la stessa abitazione senza averci però mai soggiornato, oppure indirizzi corrispondenti ad esercizi commerciali, cavalcavia ed aree di campagna.
L'importo complessivo indebitamente assegnato a queste persone è di circa 3 milioni di euro. I denunciati sono stati segnalati all'Inps per l'immediata e retroattiva revoca del beneficio e l'avvio delle necessarie procedure di restituzione di quanto illecitamente percepito finora.
Davide Fifaco