"In 5 settimane siamo passati da un numero molto preoccupante di 1,7 a un dato di 0,91. Questo non significa uno 'scampato pericolo', ma significa che le misure hanno prodotto degli effetti". Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, aggiungendo che l’obiettivo del governo e delle Regioni era quello di scendere sotto l’1, ma la partita in corso è ancora difficilissima. Il ministro prosegue spiegando che il fine è anche evitare una nuova ondata ad inizio anno, perché il governo conta di avviare la campagna vaccinale dalla fine di gennaio. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ha invece voluto mettere a tacere le polemiche attorno al nuovo Dpcm, giudicandole del tutto inutili quando nelle ultime 24 ore sono state quasi mille le vittime.
"Posso capire il dispiacere dei cittadini, di chi magari a causa delle nuove regole anti covid non riuscirà a trascorrere il Natale in famiglia, ma la politica no. La politica non può fare continuamente polemica, non può criticare tutto in modo strumentale", queste le parole dell’esponente del Movimento 5 Stelle.
Da un rapporto del Centro Studi Investimenti Sociali (Censis), risulta che quasi l’80% degli italiani si dice favorevole alla stretta in vista delle prossime festività; inoltre. il 54,6% degli intervistati dichiara che spenderà di meno per i regali natalizi ed il 59,6% che taglierà le spese per il cenone di fine anno. Il 90,2% degli italiani è convinto che l'emergenza coronavirus e il lockdown hanno danneggiato maggiormente le persone più vulnerabili, ampliando le disuguaglianze sociali già esistenti. Infine, per il 74,8% dei dirigenti scolastici la didattica a distanza ha di fatto ampliato il gap di apprendimento tra gli studenti, anche se quasi il 96% è molto o abbastanza d'accordo sul fatto che la Dad è stata una sperimentazione utile per l'insegnamento.
Davide Fifaco