Foto: Pixabay
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Nel quadro della procedura d'infrazione avviata nei confronti dell'Italia, come ricordato da un portavoce dell'esecutivo Ue, "il parere motivato spedito a Roma è l'ultimo passaggio prima di un possibile deferimento alla Corte di giustizia Ue". Il governo italiano a riguardo sembra che in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri esaminerà e approverà il provvedimento di riordino delle concessioni demaniali ad uso turistico-creativo, al fine di "stabilire un quadro giuridico certo per gli operatori e per le amministrazioni locali". È inevitabile al momento evitare uno sciopero degli ombrelloni: "in assenza di un provvedimento che dia certezza agli operatori pubblici e privati sulla questione balneare, siamo costretti a confermare la mobilitazione della categoria" hanno dichiarato i presidenti di Sib-Confcommercio e di Fiba-Confesercenti. "Nei prossimi giorni si riuniranno nuovamente gli organismi dirigenti per valutare l'annuncio ed eventualmente confermare o sospendere le manifestazioni previste per il 19 e 26 agosto" hanno precisato. "Il tempo delle promesse e delle chiacchiere è finito. Ora prendiamo noi in mano la situazione e portiamo i balneari verso un approdo sicuro. Facciamo da soli per salvare i nostri imprenditori e le nostre spiagge", lo ha affermato l'assessore regionale al turismo dell'Emilia-Romagna Andrea Corsini. "Si avvisa la gentile clientela che questo stabilimento balneare il 9 agosto aderirà alla giornata di mobilitazione nazionale indetta dalle organizzazioni sindacali Sib e Fiba; pertanto, gli ombrelloni saranno aperti a partire dalle ore 9:30" è il messaggio letto negli stabilimenti che hanno aderito allo sciopero che vedrà gli ombrelloni chiusi dalle 7:30 alle 9:30.

B.Ž.