Le risorse sono "poche", spiega il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni. Quante, precisa il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, è ancora da capire; dipenderà anche dall'andamento del negoziato a livello europeo sul nuovo Patto di stabilità. Per fare cassa, ha aggiunto Giorgetti, non è esclusa la strada delle privatizzazioni, sollecitata da Forza Italia, perché "potrebbero esserci partecipazioni da cui è necessario disinvestire".
"Mi auguro che vi siate riposati abbastanza perché abbiamo tanto lavoro da fare e un'agenda estremamente impegnativa", ha dichiarato Meloni ai suoi ministri ritrovandoli a Palazzo Chigi dopo tre settimane. Davanti ci sono dei mesi molto impegnativi, con le elezioni europee e la presidenza italiana del G7.
Il premier sottolinea che dovrà essere "l'anno delle grandi riforme", citando l'autonomia differenziata, la giustizia, la delega fiscale ed annunciando che è "pronta" la proposta di Elisabetta Casellati sul premierato: "Dà stabilità ai governi e fa decidere ai cittadini chi debba governare".
Sulla legge di bilancio Meloni ha aggiunto che sarà una manovra "seria, per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese", ma deve anche seguire una politica precisa: "Dobbiamo consolidare la direzione" del taglio del cuneo, "un provvedimento concreto che arriva ogni mese nella busta paga", e degli interventi a favore della famiglia, con l'obiettivo di contrastare la denatalità.
Sul caro energia interviene ancora Giorgetti, che afferma: "Gli sgravi torneranno di attualità nella misura in cui i prezzi di gas e elettricità lo consiglieranno".
Meloni tocca anche la questione migranti e spiega: "L'Italia sta subendo una pressione migratoria come non si vedeva da molti anni a questa parte, anche a seguito degli avvenimenti, recenti e meno recenti, nel Sahel, con quantità di arrivi imponenti. È difficile spiegare all'opinione pubblica quello a cui assiste e lo capisco bene. I dati dicono che c'è un forte aumento rispetto all'anno precedente anche se, leggendo attentamente questi numeri, si assiste ad un rallentamento dell'aumento dei flussi migratori. La direzione intrapresa dal Governo è quella giusta", conclude la premier.
Davide Fifaco