La Protezione civile italiana ha diffuso i nuovi dati relativi all'emergenza Coronavirus. Le persone attualmente positive al Covid-19 sono 108.237, 20 in meno rispetto al precedente rilevamento, dato in calo per la prima volta da quando è iniziata l'epidemia. 454 i nuovi decessi, che portano il totale a 24.114, 48.877 il totale dei guariti, un incremento di 1.822 unità.
In Friuli Venezia Giulia i casi accertati positivi sono 2.775, un incremento di 30 unità. 14 i decessi in più, che portano il totale delle vittime a 239, con Trieste territorio più colpito con 121 morti, seguono Udine con 66, Pordenone con 48 e Gorizia con 4. Nel capoluogo giuliano si registra anche il maggior numero di contagi, 1.122, 915 invece ad Udine, 596 a Pordenone e 138 a Gorizia. 1.002, in regione, le persone totalmente guarite. Intanto in Italia continua il dibattito tra le Regioni ed il Governo. La maggior parte dei governatori del Nord chiede indicazioni univoche, valutazioni comuni, spiegando che dalla cabina di regia nazionale per la “Fase 2”, riunitasi lo scorso sabato, non si è parlato della “regionalizzazione” delle aperture ipotizzata invece dal ministro Patuanelli. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, valuta fondamentale l'idea di ragionare sul tema degli orari differenziati, prevedendo entrate scaglionate nelle scuole e nei negozi, con la possibilità che alcuni tengano aperto anche alla sera. Secondo la mappa fornita dall'Osservatorio nazionale sulla salute le prime regioni in cui non si registreranno più casi di contagio saranno, a fine aprile, Basilicata ed Umbria, le ultime saranno Lombardia e Marche a fine giugno.
In Toscana ed Emilia-Romagna non prima della fine di maggio. Nelle altre Regioni l'azzeramento dei contagi potrebbe avvenire già tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio. Nel Lazio dopo il 12 maggio.
Davide Fifaco