Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo la proroga del decreto di “chiusura” per l'Italia, intanto fino al 13 aprile, ha parlato anche di misure economiche e tornando sul decreto per assicurare liquidità alle imprese, con nuove misure rilevanti, ha auspicato di poterlo portare al Consiglio dei Ministri già venerdì prossimo per poi “vararlo” prima di Pasqua.
Intanto arrivano critiche al governo da parte del governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che ha dichiarato: “È passato ormai quasi un mese e mezzo dall'inizio dell'epidemia e sostanzialmente da Roma stiamo ricevendo delle briciole. Se noi non ci fossimo dati da fare autonomamente, avremmo chiuso gli ospedali dopo due giorni” e ha poi aggiunto “Il numero di mascherine che ci arrivavano dalla Protezione Civile non ci avrebbe consentito di aprire gli ospedali. E' una vergogna questa, non ci è arrivata se non una piccola parte di ciò che avevamo richiesto”.
Luca Zaia, governatore del Veneto ha invece dichiarato che la regione si sta preparando per la riapertura, ma con i corretti criteri, per evitare l'effetto Hong Kong, dove hanno riaperto con troppa velocità e troppa leggerezza ed hanno dovuto ristabilire la quarantena. "Vorrei fare in modo - ha aggiunto - che i veneti facciano un 'giro' solo, sarebbe un trauma riaprire per poi richiudersi".La politica italiana in questi giorni si sta interrogando sul tema della sanità pubblica.
Il vicesegretario del Partito Democratico, Andrea Orlando, ha spiegato che dopo questa crisi, traendo una lezione da quanto successo, bisognerà cominciare a pensare se sia il caso di tornare in capo alla centralità dello Stato nelle competenze della Sanità, perché attualmente a seconda della qualità del sistema regionale si rischia di avere una speranza di vita differenziata.
Inoltre arriva a 69 il totale dei medici deceduti per il Covid-19 mentre il numero dei contagi tra gli operatori sanitaria ha superato i 10.000 casi.
Davide Fifaco