Sono contenute in 20 pagine le regole che tutti gli italiani dovranno seguire almeno per i prossimi 30 giorni. Il testo, firmato da Giuseppe Conte nella notte, ha rispettato le anticipazioni circolate nei due giorni precedenti, in particolare sulla stretta alle attività d’intrattenimento e alla vita sociale, per cercare di ridurre al minimo le occasioni di contagio.
Le limitazioni alle attività di bar e ristoranti ci sono, anche se minime: dovranno chiudere alle 24:00, ma non sarà consentito consumare cibo o bevande in piedi o all’esterno dei locali dopo le 21, per evitare assembramenti, solo posti a sedere. Vietata anche ogni tipo di festa privata, mentre per i ritrovi in casa è “fortemente raccomandato” di limitare la presenza a sei persone. 30 saranno invece le presenze consentite ai ricevimenti legati a cerimonie come matrimoni o battesimi.
Il governo è intervenuto anche sullo sport, fermando le attività sportive di contatto amatoriali, ma consentendo tutte quelle professionistiche e dilettantistiche, vale a due quelle che devono seguire protocolli e regole per limitare il contagio. Basta quindi con le partite di calcetto o di basket in campetto fra amici, mentre via libera al tennis, al nuoto o alla corsa, anche se amatoriali. Nuovi limiti anche per assistere alle manifestazioni sportive: la presenza massima fissata è di mille persone negli stadi all’aperto e fino al 15 per cento nei palazzetti, comunque non superiore ai mille spettatori.
Per ora non si parla di limitazioni alle scuole ma sono state sospese le gite scolastiche e le attività fuori sede.
Confermato l’obbligo di mascherina anche all’aperto, ed è stato raccomandato l’uso delle protezioni alle vie respiratorie anche in casa, se in presenza di non conviventi.
Il pacchetto di regole resterà in vigore per un mese, per evitare un nuovo lockdown che sarebbe insostenibile per l’economia del paese: lo stesso Giuseppe Conte lo ha escluso, anche se, ha aggiunto, saranno possibili chiusure circoscritte se la curva dovesse continuare a salire. Le regioni, al momento le situazioni più preoccupanti sono quelle di Lombardia, Campania e Lazio, potrebbero disporre dei lockdown territoriali della durata di due settimane, isolando le aree più a rischio.
Alessandro Martegani
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