"Putin metta fine allo spargimento di sangue, via le truppe dall'Ucraina", queste le parole pronunciate dal presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, a termine del Consiglio dei Ministri, sulla crisi in atto.
Draghi esprime "solidarietà piena dell'Italia all'Ucraina" aggiungendo che "è un Paese Ue, una nazione amica e una democrazia colpita nella legittima sovranità". Il premier ha poi spiegato che "in sede Ue sarà previsto un pacchetto duro di sanzioni" e sottolineato che “con la Russia ora il dialogo è impossibile".
Intanto l'ambasciata italiana a Kiev rimane operativa, anche a tutela dei duemila italiani presenti nel Paese, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate.
"Putin metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini ucraini in modo incondizionato", ha affermato ancora Draghi, rimarcando che "l'Italia condivide la posizione più volte espressa anche dagli alleati di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi". "Non è il momento delle divisioni interne, una crisi internazionale di questa portata è un banco di prova importante per la politica", ha concluso il presidente del Consiglio.
Invito che, come spiegano fonti del Movimento 5 Stelle, è subito stato accolto da Giuseppe Conte, che ha sentito telefonicamente Enrico Letta, Roberto Speranza, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni, chiedendo che le forze del Parlamento si uniscano per ragionare su come supportare l'azione del governo in sede europea. "Non è il momento di polemiche", ha aggiunto il leader pentastellato.
Intanto il Consiglio Supremo di Difesa italiano ha chiesto alla Russia il ritiro delle truppe dai confini dell'Ucraina.
Nelle prossime ore, secondo quanto si apprende da fonti di governo, si potrebbe riunire di nuovo il Consiglio dei ministri per varare un decreto per un nuovo dislocamento delle truppe italiane, in linea con il dispositivo che sta mettendo in campo la Nato dopo gli attacchi russi in Ucraina.
Infine, l'ambasciatore di Mosca a Roma, Sergey Razov, "ha espresso l'auspicio che, rispetto alla situazione ucraina, l'Italia mantenga quella politica ponderata che tradizionalmente caratterizza le relazioni bilaterali tra Russia e Italia", scrive in una nota l'ambasciata russa, dopo la convocazione del diplomatico alla Farnesina.
Davide Fifaco