Il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha chiesto all’università di Siena “di attivare tutti i canali affinché l’ateneo possa tutelarsi e prendere provvedimenti disciplinari”, il rettore ne chiede la destituzione, l’ateneo ha presentato una denuncia in Procura e oggi è stata anche convocata un’assemblea con studenti e docenti per parlare del caso.
È unanime la condanna per Emanuele Castrucci, docente di filosofia del diritto a Siena, autore di alcuni tweet filonazisti e antisemiti. Il messaggio, ora cancellato, che lo ha posto all’attenzione dei media, e anche della direzione dell’ateneo, era una foto di Hitler che, secondo il docente, avrebbe tutelato la civiltà europea, combattendo “contro i veri mostri che oggi governano dominando il mondo”, un riferimento chiaro alla comunità ebraica.
Castrucci era però noto da tempo per le sue idee: aveva rispolverato ancora una volta i Protocolli dei Savi di Sion, falso storico utilizzato dalla propaganda antisemita per denunciare una sorta di complotto degli ebrei per dominare il mondo, citava frasi di Corneliu Zelea Codreanu, fascista romeno fondatore del corpo paramilitare "Guardia di ferro", che vedeva negli ebrei i nemici dell’occidente, aveva espresso solidarietà ad Ursula Haverbeck, negazionista dell’Olocausto e a David Irving, il più celebre storico revisionista.
C’è da chiedersi in realtà come abbia fatto da insegnare in un ateneo per 20 anni senza che nessuno avesse da obiettare sulle sue esternazioni, ma ora il problema sembra non essere più ignorabile.
Castrucci si è appellato alla "libertà di pensiero", si è detto stupito dalla polemica e ha spiegato che le sue considerazioni erano "opinioni del tutto personali", espresse "fuori dall'attività di insegnamento”, ma il Rettore Francesco Frati ha definito “vergognose le esternazioni revisioniste e neonaziste" del professore, annunciando di aver "dato mandato agli uffici di attivare i provvedimenti conseguenti alla gravità del caso". L'Ateneo di Siena sta predisponendo un esposto alla Procura nel quale si ipotizza il reato di negazionismo. Anche il comune di Siena e la Regione Toscana hanno chiesto di allontanare al più presto il docente, reo fra l’altro “d’infangare l'istituzione cui appartiene”.
Alessandro Martegani