"Ho convocato una riunione del Copasir venerdì perché sono convinto che da qui a due giorni avremo più informazioni" sul rapporto dell'intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri. Ad annunciarlo il presidente del Copasir Adolfo Urso che si trova a Washington proprio per chiarire la situazione con le autorità statunitensi, dopo che il dipartimento di Stato ha diffuso l'informazione riscontrata dai servizi di intelligence Usa secondo cui la Russia avrebbe segretamente speso oltre 300 milioni di dollari, a partire dal 2014, con l'intento di influenzare politici e figure istituzionali in oltre venti stati.
Il senatore di Fratelli d'Italia ha ribadito che al momento l'Italia non risulta tra i Paesi coinvolti "ma che le cose possono sempre cambiare". A confermare questa posizione di cautela è stato ieri anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che non ha escluso la possibilità di imminenti svolte su questo fronte, visto che i dossier potrebbero essere più di uno.
Centrosinistra e Movimento 5 Stelle continuano a chiedere chiarezza prima della data del voto, mentre alle prime allusioni sulla Lega è immediatamente intervenuto il segretario Matteo Salvini, che ha cercato di spostare l'attenzione sulla sinistra accusandola di essere l'unica che in questi anni avrebbe preso soldi dalla Russia. PIù cauta Giorgia Meloni, che non si è espressa apertamente su questo tema; ribadendo nuovamente la sua totale affidabilità come partner atlantica.
Barbara Costamagna