Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia italiano, in audizione alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, per presentare la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef), ha spiegato che, per quel che riguarda la Sanità, solo con la prossima legge di bilancio "potrà essere definito e quantificato il livello, in rapporto al Pil, della spesa sanitaria e potranno essere effettuati in maniera compiuta i confronti con i passati esercizi finanziari". Per il biennio 2024-25 la salute occupa il 6,2% sul totale della spesa prevista, per poi chiudere al 6,1% nel 2026.
Giorgetti spiega che sono 4 i pilastri su cui poggerà la prossima legge di bilancio: taglio del cuneo fiscale, accorpamento delle prime due aliquote Irpef, politiche per contrastare la denatalità e avvio del rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione.
In particolare, sottolinea, sarà avviato "il percorso di rinnovo dei contratti" della Pubblica amministrazione relativo al triennio 2022-24, e "particolare attenzione sarà posta al personale medico-sanitario, nell'ambito delle ulteriori risorse destinate" al finanziamento della spesa sanitaria.
Intanto il Fondo Monetario Internazionale rivede a ribasso le stime di crescita del Pil italiano per gli anni 2023 e 2024, tenendo contro della frenata generale dell'economia globale, in particolare di quella europea. Ora la crescita prevista è dello 0,7% rispetto all'1,1% che si prevedeva lo scorso luglio, quando le stime furono valutate in rialzo.
Anche per il 2024, secondo le stime attuali, l'Italia crescerà dello 0,7%, cioè solamente lo 0,2% rispetto ai calcoli precedenti.
Davide Fifaco