Foto: Radio Capodistria
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L'ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è tornato libero. Dopo oltre 80 giorni il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha accolto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari. Per la procura, guidata da Nicola Piacente, con le dimissioni dalla carica ricoperta in Regione Liguria sono venute meno le esigenze cautelari perché non ci sarebbe più il rischio di reiterazione del reato e ora Toti si prepara al processo immediato chiesto dalla procura.
Ieri era arrivato il parere positivo della Procura alla revoca degli arresti domiciliari.
Il 26 luglio, dopo giorni in cui l'ipotesi delle dimissioni diventava sempre più insistente, l'assessore regionale Giacomo Giampedrone, su delega dello stesso Toti, aveva consegnato all'ufficio protocollo della Regione Liguria la lettera di "dimissioni irrevocabili". Insieme alla lettera di dimissioni l'ex presidente aveva diffuso anche una lettera con le motivazioni della scelta.
Nella lettera l'ormai ex governatore aveva scritto: "Dopo tre mesi dall'inizio dei miei arresti domiciliari e la conseguente sospensione dall'incarico che gli elettori mi hanno affidato per ben due volte ho deciso sia giunto il momento di rassegnare le mie irrevocabili dimissioni da presidente della Giunta Regionale della Liguria. Mi assumo tutta la responsabilità di richiamare alle urne, anticipatamente, nei prossimi tre mesi, gli elettori del nostro territorio, che dovranno decidere per il proprio futuro".
Verdetto diverso per l'imprenditore portuale Aldo Spinelli. La procura ha infatti espresso parere negativo per lui. Sull'orientamento dei pubblici ministeri hanno pesato le valutazioni del Riesame. “È palese - avevano scritto il giudici - l'esistenza, a carico di Spinelli, di un metodo da sempre adottato dall'indagato nel perseguimento degli interessi economici-imprenditoriali delle aziende che formano il gruppo da lui creato".
Il giudice dovrà decidere in tempi brevi anche se accogliere la richiesta di giudizio immediato per Toti, Spinelli e l'ex presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. In caso positivo il processo non potrebbe iniziare prima di metà ottobre. Il periodo più probabile sarebbe quello di metà novembre.

Davide Fifaco