"Non si tratta di criminalizzare nessuno, l'obiettivo è pagare tutti per pagare meno", queste le parole di Giuseppe Conte sulla manovra finanziaria varata in Italia. Il premier ha aggiunto: "Ritengo la manovra molto equilibrata, nel segno della redistribuzione. Abbiamo evitato l'aumento della pressione fiscale in un quadro di finanza pubblica complesso; la prima riforma significativa è non aumentare la tassa sui consumi, 23 miliardi e poi altre misure favorevoli a famiglie ed imprese".
Conte ha poi spiegato che "c'è una task force già all'opera sulle simulazioni per la riforma dell'Irpef, verrà approvata nel 2020". Inoltre, sarà ridotto il numero delle aliquote ed abbassata la pressione fiscale.
L'idea, anche se sembra molto difficile realizzarla, è quella di unificare al 20% le due aliquote del 27 e del 23.
Sull'uso del contante il premier ha evidenziato che una forza politica ha sollevato perplessità, ma non porta a particolari scossoni abbassare il limite da duemila a mille. Il piano principale, in questo caso, è orientare i cittadini verso l'uso della moneta elettronica rispetto al contante, che è un costo anche per le banche. Inoltre, i pagamenti digitali favoriscono l'emersione.
Infine, la chiosa del presidente del Consiglio: "La legge di bilancio è chiusa, non serve un nuovo Consiglio. Lunedì di discuterà solamente il dl terremoto" ed annuncia quindi "una task force tra Palazzo Chigi ed il Ministero dell'economia e finanza per ridurre le tasse al ceto medio".
Davide Fifaco