Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO

Negli scorsi giorni la Corte costituzionale italiana ha dichiarato illegittimo il divieto per le persone fisicamente impossibilitate a uscire di casa di usare la firma digitale per presentare una lista di candidati alle elezioni.

La sentenza riguarda soprattutto le persone con disabilità, che finora non avevano potuto esercitare questo diritto. Attualmente la legge prevede che sia necessaria una firma autografa, requisito impossibile da soddisfare per chi ha alcune disabilità fisiche-motorie.

La sentenza - spiega un comunicato della Consulta - ha ritenuto che attualmente, in forza dello sviluppo tecnologico, non è più adeguato lo strumento, risalente a quando non esisteva la firma digitale, che l'ordinamento ha tradizionalmente messo a disposizione per queste specifiche situazioni, prevedendo che i presentatori di una lista di candidati, che non siano in grado di sottoscrivere per fisico impedimento, possono fare la loro dichiarazione in forma verbale, alla presenza di due testimoni, innanzi ad un notaio o al segretario comunale o ad altro impiegato all'uopo delegato dal Sindaco.

La decisione nasce dal caso di Carlo Gentili, malato di Sla, che voleva sostenere una lista alle elezioni del Lazio ma non poteva firmare a causa della sua malattia. Ora, invece, grazie alla sentenza della Corte, per firmare si potrà utilizzare la stessa piattaforma già in funzione da luglio 2024 per referendum e proposte di legge popolari: basterà accedere con Spid o carta d'identità elettronica.

Davide Fifaco