In pratica sono serviti sei giorni per non cambiare nulla. Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica italiana. Dopo settimane in cui da presidente uscente aveva declinato ogni possibilità di rielezione, Mattarella, vista la crisi politica emersa dall'incapacità di trovare un accordo tra i partiti di maggioranza, ha accettato di andare in soccorso al Parlamento e quindi di farsi rieleggere dopo l'intesa, raggiunta in un vertice di maggioranza, sul suo nome.
L'unico partito a non aver votato Mattarella è stato Fratelli d'Italia, insieme a qualche franco tiratore, si ipotizza qualche grande elettore leghista, deluso da questa soluzione, dopo i proclami di Matteo Salvini, che per giorni ha rivendicato un presidente espresso dal centrodestra, salvo poi non essere capace di far convergere i voti sui candidati da lui proposti, con il grave errore di aver fatto bocciare anche la seconda carica dello stato, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Centrodestra che in seguito a questa elezione dovrà ricostruirsi, dopo le dure parole della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che ha sottolineato la coerenza del proprio partito, evidenziando invece il poco coraggio di quelli che probabilmente, da ora in poi, saranno solamente ex compagni di avventura politica.
Non ne esce bene nemmeno il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che poche ore prima della soluzione Mattarella aveva annunciato, praticamente insieme a Salvini, che ci sarebbe stato un presidente donna, pensando ad Elisabetta Belloni, nome sul quale però non erano d'accordo parte del Pd, Italia Viva e Forza Italia. Duro in queto senso Luigi Di Maio, che ha affermato che con questa elezione ha vinto il Paese ma ha perso la politica ed ha annunciato che è necessario un confronto interno al Movimento.
Grande soddisfazione per la riconferma del presidente della Repubblica arriva dal segretario dem, Enrico Letta, che parla di "una scelta di generosità" di Mattarella ed aggiunge che il governo e Draghi ne escono rafforzati.
Il neo rieletto Capo dello Stato in seguito alla sua proclamazione ha dichiarato che le condizioni attuali gli imponevano di "non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e prospettive personali differenti".
Davide Fifaco