Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto-legge con le nuove misure anti Covid. Da lunedì 15 marzo, fino al 6 aprile, passeranno automaticamente in zona rossa le Regioni in cui il numero di casi settimanali supererà le 250 unità ogni 100.000 abitanti.
Tutto il territorio nazionale diventerà zona rossa durante le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, sarà però consentito fare una visita al giorno ad una sola abitazione privata all'interno del territorio regionale.
Secondo quanto anticipato, da lunedì le regioni che saranno rosse, tra quelle che già lo sono e quelle che lo diventeranno, sono Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana e Marche e le province autonome di Trento e Bolzano. Diventano arancioni Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle D'Aosta. La Sardegna dovrebbe rimanere bianca.
In aiuto ai lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell'ordine arriva un bonus baby-sitter fino a 100 euro alla settimana; tale bonus è alternativo al congedo parentale.
Sull'incontro tra il Governo, il Comitato tecnico-scientifico e le Regioni, il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha dato un giudizio positivo sul decreto-legge, in particolare sulla possibilità, per i governatori, di prendere misure territoriali.
Inoltre, Bonaccini, sulle vaccinazioni, ha sottolineato che "i dati incoraggianti delle ultime settimane stanno dimostrando che tutte le Regioni hanno una capacità vaccinale molto più robusta rispetto all'effettiva disponibilità delle dosi".
Intanto preoccupa il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale, che è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica. Il numero di persone ricoverate in aree mediche è altrettanto in aumento.
Gli esperti osservano inoltre un forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione e l'incremento della percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi.
Davide Fifaco