Dopo aver vinto senza discussioni a livello nazionale, la Lega ha dato la spinta decisiva anche in Piemonte, dove il candidato del centro destra Alberto Cirio, è il nuovo governatore della regione.
Cirio, europarlamentare di Forza Italia, era sostenuta da Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e parte del movimento "Si Tav", e ha staccato nettamente il governatore uscente sostenuto dal centro sinistra Sergio Chiamparino.
La vittoria di Cirio è apparsa evidente fin dalle prime proiezioni: il centro destra ha vinto nettamente, con più del 48 per centro dei voti, staccando il centro sinistra. Chiamparino infatti si è fermato al 38 per cento: non un cattivo risultato visti gli orientamenti nazionali, ma non abbastanza. Molto più staccato il candidato dei 5 stelle Giorgio Bertola, che si è fermato al 13 per cento, una quota inferiore a quella ottenuta dai 5 Stelle a livello nazionale.
Si tratta di un risultato che si presta a una duplice lettura: da una parte ora il centra destra governa tutte le principali regioni del nord Italia, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, dall'altra la maggioranza che governerà il Piemonte rappresenta anche una possibile alternativa a nazionale, Una riedizione del centro destra, questa volta però a trazione Lega.
E il centro destra non è andato male nemmeno nelle ammnistrative che hanno coinvolto più di tremila e ottocento comuni, fra questi anche dei capoluoghi come Firenze, dove il sindaco uscente del centro sinistra, Dario Nardella, ferma l'avanzata della Lega. Testa a testa a Livorno fra centro sinistra e centro destra. Centro destra in vantaggio a Perugia, Potenza, Pescara, centro sinistra a Bari e anche a Modena il sindaco uscente riuscirebbe a confermare la poltrona staccando il candidato del centrodestra.
Alessandro Martegani