Come di consueto all'avvicinarsi del Giorno del Ricordo si intensificano le polemiche attorno alle iniziative ed alle manifestazioni in programma per la data del 10 febbraio. La più contestata, da parte delle associazioni legate al mondo degli esuli è l'odierno seminario promosso dall'Anpi, alla Biblioteca del Senato, dal titolo "Il Fascismo di confine ed il dramma delle Foibe". Lo scrittore e giornalista Marcello Veneziani ha stigmatizzato l'iniziativa, definendola "un'infamia storica ed un oltraggio ai caduti nelle foibe", un "evento divisivo che minimizza l'importanza del Giorno del Ricordo". Posizioni riprese anche dal senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri che ha parlato di un "chiaro obiettivo negazionista".
A Torino fa discutere l'iniziativa in programma alla sala comunale della Circoscrizione 3, promosso dal Centro Sociale Gabrio ed intitolato "Assemblea Antifascista - Incontro con lo storico Eric Gobetti", un dibattito pubblico che secondo gli organizzatori vuole "far chiarezza sulla memoria delle foibe, spesso narrata in modo parziale o fazioso", ma che ha visto le proteste dell'associazione degli studenti di destra Aliud, che hanno contestato la concessione della sala e la conferenza definita "revisionista e negazionista sulle Foibe, con tesi volte a sminuire la tragedia patita dagli italiani sul confine orientale per opera dei partigiani comunisti di Tito". La richiesta di Aliud ha scatenato la risposta dell'Anpi che in una nota ha scritto "i neofascisti vogliono censurare uno storico e noi dobbiamo mobilitarci a sostegno di Gobetti, persona integerrima e qualificata".
Anche a Parma è in programma una conferenza su Foibe e Fascismo, che sarà aperta da un video dal titolo "Basovizza falso storico". L'incontro è organizzato dal comitato antifascista-antimperialista per la memoria storica; ospite lo storico triestino Sandi Volk. L'Unione degli Istriani ha chiesto all'Amministrazione comunale parmense di stigmatizzare l'evento e di prenderne le distanze.
Infine, a Trieste, il 10 febbraio è previsto un presidio antifascista "contro la falsificazione delle vicende del confine orientale e la riabilitazione del fascismo", in risposta alla fiaccolata del ricordo organizzata da Trieste Pro Patria.
Sempre nel capoluogo giuliano, nel programma ufficiale stilato dal Comune per le celebrazioni del 10 febbraio, stanno facendo discutere, soprattutto nella Comunità slovena, due dibattiti pubblici. Il primo è intitolato “Il fasullo vittimismo sloveno usato contro gli italiani da Austria–Ungheria (1866-1917), Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, poi Jugoslavia (1920-1941) e dagli anglo-americani (1945-1954). 600 foibe ancora inesplorate nella Repubblica di Slovenia”, l’altro denominato “Il Centenario 1920-2020. I terroristi jugoslavi del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni responsabili dell’Eccidio di Spalato, di quello di Trieste e dell’incendio del “Balkan”, fermati dai Legionari di d’Annunzio a Fiume”, entrambi organizzati dalla Fondazione dalmata Rustia Traine, dei Dalmati Italiani nel Mondo Delegazione di Trieste, della Lega Nazionale.
Davide Fifaco