“Inaccettabile”, “un grave errore storico”, “sconcertante”: sono alcuni dei commenti al caso che ha accompagnato, accanto alle celebrazioni, il Giorno del Ricordo di quest’anno.
Lo stesso ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, ha dovuto rettificare la circolare inviata alle scuole dal capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, secondo cui nella tragedia delle Foibe “la categoria umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima – aggiungeva il testo del ministero - era accaduto, su scala europea, alla categoria degli ebrei”.
Un paragone fra le Foibe e la Shoah, di fatto improponibile, e che, dopo le durissime reazioni delle comunità ebraiche e delle organizzazioni dei partigiani, ha spinto il ministro a dichiarare che “ogni dramma ha la sua unicità, e va ricordato nella sua specificità e non confrontato con altri, con il rischio di generare altro dolore”. Il ministro ha anche telefonato alla presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e al presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Gianfranco Pagliarulo, ricordando l’impegno del governo nel sostenere la memoria della Shoah.
Le polemiche però non sono cessate, anche perché la tentazione di paragonare due fenomeni storici assolutamente diversi è presente da anni e ormai ricorrente in Italia, con tentativi di confondere, più o meno coscientemente, la dovuta compassione per tutte le vittime, con le origini, le dimensioni e le dinamiche di due eventi storici completamente diversi e che vanno studiati senza parallelismi, di fatto inconsistenti.
Un parallelo che viene contestato dalla stessa Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che “fermo restando il dovere di opporsi a ogni barbarie”, invita a “non cadere in grossolane mistificazioni” per non rischiare di “vanificare il lungo e paziente lavoro sulla Memoria condotto anche grazie all'impegno dello stesso Ministero”.
Dure critiche anche dall’Associazione nazionale partigiani, che ha definito la comparazione “storicamente aberrante e inaccettabile”.
Anche fra le forze politiche non sono mancate le reazioni: per Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana si tratta “del solito copione della destra di questo Paese di equiparare questo massacro all'unicità della tragedia della Shoah, come se così si potessero edulcorare i crimini del fascismo e del nazismo in un indistinto calderone”. Per il M5S la circolare “induce in errore ed è frutto di evidente mancanza di conoscenza storica”, mentre il deputato del Pd, Emanuele Fiano, sottolineando “il profondo cordoglio che tutta l'Italia deve per l'orribile tragedia delle Foibe”, ha ricordato come “il paragone tra progetto di sterminio totale del popolo ebraico e il massacro delle Foibe ad opera delle truppe titine sia totalmente sbagliato, ed è grave – ha aggiunto - che un simile grave errore storico sia portato avanti proprio dal Ministero dell'Istruzione”.
Alessandro Martegani