Un tampone molecolare ha confermato la positività al Covid-19 del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. In seguito a questa notizia ha lasciato anzitempo la riunione del Consiglio dei ministri, che poi è stata sospesa. Si sono già messi in auto-isolamento i ministri della Giustizia, Alfonso Bonafede e degli Esteri, Luigi Di Maio.
La Lamorgese si era sottoposta al tampone in tarda mattinata e poi era andata a Palazzo Chigi per partecipare al Cdm. Appena ricevuta dal medico la comunicazione della positività, la ministra, asintomatica, ha lasciato il palazzo del governo rispettando tutte le misure precauzionali e si è posta in isolamento. In seguito, Bonafede si è messo in autoisolamento fiduciario, visto che rientra nella casistica dei "contatti stretti", perché era seduto accanto a Lamorgese. La misura è comunque "a scopo precauzionale visto che, nella sala del Cdm, ciascun ministro è seduto a distanza di sicurezza". In autoisolamento fiduciario anche Di Maio, che continuerà a lavorare in videoconferenza, seguendo i dossier internazionali e di governo.
Intanto i dati di oggi, in Italia, parlano di 13.720 nuovi positivi; 528 le vittime. Il rapporto tra positivi e tamponi è del 12,3%, in aumento per il secondo giorno consecutivo. 144 i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Terapie intensive in discesa anche in Friuli-Venezia Giulia, attualmente sono 58 i pazienti ricoverati in questo reparto. Intanto continua a far discutere il "caso Abruzzo". I ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza hanno scritto una lettera congiunta al Governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, per invitarlo a sospendere l'ordinanza con la quale ha decretato il passaggio della Regione dalla zona rossa a quella arancione.
Marsilio ha replicato affermando di non volere "drammatizzare il conflitto", ed ha aggiunto di considerare "eccessivo se non risibile il tono intimidatorio e la minaccia di responsabilità penali. Risibile perché è indimostrabile dove e come ci si contagi e per colpa di chi".
Davide Fifaco