Arrivano in Italia le prime dosi del vaccino “Janssen”, della Johnson & Johnson; 184 mila fiale collocate nell’hub del ministero della Difesa, a Pratica di Mare. Si tratta del primo lotto del siero statunitense nel Paese e fa parte, insieme alle circa 175 mila di Vaxzevria di AstraZeneca, dei 4,2 milioni di dosi previste in Italia nel periodo tra il 15 ed il 22 aprile che poi verranno girate alle Regioni.
Tutto ciò mentre negli Stati Uniti è stata chiesta la sospensione di Janssen; la Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno infatti di usare il vaccino nei siti federali e solleciteranno gli Stati a fare lo stesso in attesa delle indagini sui problemi di sicurezza.
La sospensione è legata a sei casi negli USA di persone che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione. In tutti questi casi sono coinvolte donne di età compresa tra i 18 ed i 48 anni. Una di queste è deceduta mentre un’altra è stata ricoverata in condizioni critiche. Percentuali, comunque, infinitesimali se si considera che finora negli Stati Uniti circa sette milioni di persone hanno ricevuto il vaccino Johnson & Johnson. "Raccomandiamo una pausa nell'uso di questo vaccino per cautela", ha annunciato la Food and Drug Administration su Twitter.
Dopo l'indicazione delle autorità federali statunitensi, molti stati Usa si stanno adeguando. Ad esempio, a New York tutti gli appuntamenti già programmati per il vaccino monodose sono stati confermati ma ad essere somministrato sarà il vaccino Pfizer.
In Italia, prevedendo un altro caso AstraZeneca, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, ha dichiarato: "Un film già visto, anche Astrazeneca ha avuto questo percorso, ma i vaccini sono sicuri. Non allarmiamoci, il numero dei casi sospetti di Johnson&Johnson è inferiore a quelli di Astrazeneca, ma non vuol dire che non sono sicuri, è più pericoloso non fare il vaccino". La ministra ha inoltre anticipato che ci sarà un incontro dei ministri europei della salute ma si è detta sicura che, come avvenuto proprio per AstraZeneca, anche questo vaccino sarà riconosciuto come sicuro.
Davide Fifaco