Tre regimi differenziati in base ai diversi scenari regionali e locali. Questa la proposta del governo italiano che potrebbe essere in vigore dal prossimo mercoledì. Grazie al monitoraggio più accurato secondo il premier Giuseppe Conte sarà infatti possibile arginare i contagi a livello locale senza imporre misure troppe restrittive a tutto il paese. Individuate tre fasce che prevedono automaticamente un tipo o un altro di misure da adottare a livello regionale o locale sempre, però, sotto l’egida del ministro della salute.
Critiche da parte dei governatori delle regioni più colpite dal virus che invocano misure e blocchi comuni a livello nazionale; mentre dal mondo della scuola i presidi degli istituti superiori lanciano l’allarme per la proposta di didattica al cento per cento on-line che secondo loro danneggerebbe in modo irrecuperabile un’intera generazione. In queste ore inoltre è arrivato l’appello dell’ordine dei medici di Milano che chiede il lockdown immediato per la città.
Polemiche anche per quanto riguarda il coprifuoco che dovrebbe essere alle 21 e valere per tutto il territorio nazionale, come la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali tranne alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole che si trovano al loro interno; il fermo di sale scommesse, musei e mostre; la riduzione ancora da definire del limite di capienza dei mezzi di trasporto; la limitazione degli spostamenti da e per regioni dove il rischio più alto, ad eccezione di comprovate necessità di lavoro e di salute; l’introduzione della didattica a distanza temporanea per gli istituti di secondo grado.
Se alla fine passerà la linea del governo nelle regioni ed ex province che rientrano già nei due scenari con rischio più elevato saranno concertate disposizioni più restrittive che resteranno in vigore fino a quando i dati non le faranno rientrare nella fascia a rischio più basso.
Ribadita anche in queste oredall'esecutivo la volontà di mediare con gli attori locali in campo, in primis sindaci e governatori, e con le forze di opposizione, nonostante queste ultime abbiano rimandato al mittente la proposta di creare un tavolo di lavoro condiviso.
Barbara Costamagna