In Italia da oggi scatta l'obbligatorietà del green pass per accedere a tutta una serie di luoghi e servizi; rimangono senza l'obbligo di certificazione le chiese e gli oratori ed ai minori di 12 anni.
Per chi viola le regole o non effettua i controlli è prevista una sanzione da 400 a 1000 euro sia a carico dell'esercente sia dell'utente. Se le violazioni si ripetessero in 3 giorni diversi, l'esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
Intanto, al termine del Consiglio dei ministri incentrato sulla questione green pass, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato: "Abbiamo approvato un nuovo decreto-legge che punta sullo strumento del green pass per gestire questa fase epidemica. In questa fase la scelta del governo è investire sul pass per evitare chiusure e tutelare libertà". Speranza ha poi proseguito citando la scuola: "Ci impegniamo perché possa aprire in sicurezza in presenza da settembre e disponiamo il pass obbligatorio per tutto il personale scolastico, lo stesso per l'Università".
Il premier Mario Draghi ha dichiarato: "Con cautela e allo stesso tempo con coraggio siamo andati incontro alle esigenze dell'economia e siamo riusciti a tenere sotto controllo la curva del contagio".
La bozza del decreto sull'obbligo del green pass per la scuola e l'università prevede anche che il mancato rispetto delle disposizioni è considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento.
Come anticipato in precedenza, previsti tamponi rapidi in farmacia ad 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni e a 15 euro per tutti gli altri italiani.
Il Green Pass sarà dal 1° settembre obbligatorio anche su navi e traghetti interregionali ad esclusione dello Stretto di Messina, sui treni di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità, sugli autobus che collegano più di due Regioni. Obbligo di certificazione verde anche per gli autobus adibiti a servizio di noleggio con conducente, ad eccezione di quelli aggiuntivi al servizio pubblico locale e regionale. Non sarà obbligatorio per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per i treni regionali.
Davide Fifaco