Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Si va verso un weekend con maggiori restrizioni per combattere la diffusione delle varianti e l'allarme per l'occupazione delle terapie intensive. Meno movimenti, norme più rigide chiusura nei fine settimana come nelle scorse vacanze di Natale, ma allo stesso tempo incremento della campagna vaccinale a più persone possibili e nel minor tempo possibile.

Sono queste le principali indicazioni del Comitato tecnico scientifico per arginare i contagi di nuovo in crescita a causa delle varianti del coronavirus che nelle prossime ore il governo dovrà decidere se applicare o meno. Di certo nessuno vuole un lockdown nazionale generalizzato; i governatori di Regione hanno espresso la loro contrarietà a questa ipotesi, ricordando che fare misure uguali su territori in situazioni molto diverse non ha senso.

Ma sono anche gli stessi esperti ad allontanare l'ipotesi di una chiusura totale in tutto il Paese. Sarà comunque la cabina di regia del Governo a riunirsi per valutare le misure da mettere in campo ed a portarle all'attenzione delle Regioni per una condivisione.

Nella maggioranza ci sono diverse posizioni, tra “rigoristi” ed “aperturisti”, ma il premier Mario Draghi ha chiesto di non perdere un attimo compiendo scelte meditate e rapide senza inutili divisioni. C'è inoltre la necessità di varare delle nuove raccomandazioni sui gruppi prioritari da vaccinare.

Proprio sui vaccini arriva in Italia, ma più in generale in tutta Europa il “caso Sputnik”, nelle stesse ore in cui la Johnson&Johnson comunica alla UE di aver problemi a garantire le forniture pattuite.
Sul vaccino russo l'Italia ufficialmente non ha alcun pregiudizio ma vuole continuare a muoversi nella cornice europea, questo dopo l'annuncio della produzione dello Sputnik a Caponago, in Brianza.
La Regione Lombardia, il ministero dello Sviluppo economico e il ministero degli Esteri affermano che non erano informati dell'accordo tra Adienne Pharma Biotech e il fondo governativo russo Russian Direct Investment Fund. "Si tratta di un accordo privato", afferma il governo a più voci. E rinvia a quanto affermato dalla commissione Ue: Sputnik ora non rientra nella strategia vaccinale dell'Ue.

Davide Fifaco