Nel secondo trimestre del 2021 il Pil italiano è aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% in termini tendenziali. A comunicarlo, in base alle stime preliminari, è stato l'Istituto Nazionale di Statistica Istat. L'incremento "eccezionalmente marcato" su base annua deriva comunque dal raffronto con il punto di minimo che è stato toccato durante l'apice della crisi dovuta al Covid.
Ma ottimi segnali arrivano anche dai dati della disoccupazione, che nel mese di giugno 2021 scende al 9,7%, un meno 0,5 % che riporta la cifra sotto la soglia del 10%.
Tra i giovani si attesta al 29,4%. A giugno, evidenzia l'Istat, "si rafforza la tendenza alla crescita dell'occupazione iniziata a febbraio 2021". Nel corso dei primi cinque mesi si è registrato un aumento di oltre 400mila occupati. La risalita, però, non coinvolge i lavoratori autonomi, diminuiti di 44mila unità.
La crescita dell'occupazione si osserva per gli uomini, le donne, i dipendenti e per tutte le classi d'età. Il tasso di occupazione sale al 57,9%. Anche la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-5,1% rispetto a maggio, pari a -131mila unità) riguarda sia gli uomini che le donne e tutte le classi d'età.
Tra maggio e giugno si riduce anche il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni; in questo caso il calo coinvolge le donne, i minori di 24 anni e gli ultracinquantenni.
Nel confronto annuo, invece, la crescita degli occupati riguarda uomini e donne, dipendenti e lavoratori di ogni classe di età ad eccezione dei 35-49enni, mentre il tasso di occupazione, in aumento di 1,1 punti percentuali, sale per tutte le classi di età. Rispetto a giugno 2020 risulta in forte diminuzione il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-4,2%, pari a -592mila), che era aumentato in misura eccezionale all'inizio dell'emergenza sanitaria.
Davide Fifaco