Via libera del Consiglio dei ministri, dopo quasi tre ore di riunione, al rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari, previsto per il 29 marzo.
Federico D'Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha spiegato che "il governo ha ritenuto opportuno rivedere la decisione circa la data del referendum che era stata fissata prima dell'emergenza sanitaria, allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un'informazione adeguata". “La legge – aggiunge D'Incà - ci consente di fissare la nuova data entro il 23 marzo 2020, in una domenica compresa tra il cinquantesimo ed il settantesimo giorno successivo all'indizione".
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha precisato che "non c'è ancora una nuova data" fissata per la consultazione.
Intanto si attende il secondo decreto, relativo alle misure economiche anti-coronavirus ed a un incremento delle risorse da destinare alla Protezione civile. Dopo l'ok allo sforamento dai saldi di bilancio, dal governo partirà la lettera all'Ue in cui viene comunicata la decisione. In seguito, le Camere esamineranno l'autorizzazione allo scostamento di bilancio. Nelle prossime tre settimane la Camera dei Deputati lavorerà solo il mercoledì su "atti urgenti e indifferibili". Conte ha inoltre annunciato che sono stati stanziati 7,5 miliari di euro a favore delle aziende e delle famiglie che stanno sostenendo l'emergenza, che è anche economica. Misure urgenti e straordinarie, precisa Conte, che chiede l'unità del Paese ed il coinvolgimento anche le forze di opposizione nelle proposte più importanti.
Nel frattempo, Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico del programma per le emergenze dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha affermato che bisogna incoraggiare i Paesi che vogliono sapere quanta parte della loro popolazione è stata contagiata con il Covid-19 ad iniziare a svolgere i test sulle persone con i sintomi.

Davide Fifaco

Foto: MMC RTV SLO/Palazzo Chigi
Foto: MMC RTV SLO/Palazzo Chigi