Scende l'indice di contagio Rt (da 1,56 a 1,27) ma continua ad aumentare l'incidenza del Covid, che passa da 68 a 73 casi ogni 100mila abitanti. Questi i dati del monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità. Nessuna Regione supera la soglia critica dei ricoveri, con un tasso nazionale di occupazione negli ospedali al 5%.
L'incidenza più alta si registra in Sardegna, Toscana e Sicilia, ma nessuna Regione e Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, che comunque è salita di un punto percentuale, dal 4 al 5 %.
Sono 18 le Regioni che risultano classificate a rischio moderato nella bozza di monitoraggio settimanale. Le restanti, il Lazio e le due province autonome di Trento e Bolzano, risultano classificate a rischio basso.
La circolazione della variante Delta è ormai largamente prevalente in Italia ed è predominante anche nell'Unione Europea, oltre ad essere associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale.
L'Iss sottolinea quindi che "una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità". Rimane fondamentale, in questo senso, anche il tracciamento dei casi.
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha spiegato: "Non è un caso che nelle regioni con più basso numero di vaccinati ci sia il rischio di zona gialla, c'è un nesso diretto. Poi è chiaro che parliamo di isole con un aumento forte delle presenze nel periodo estivo, ma il dato da cui possiamo partire è che sono le isole dove c'è un ritardo nel ciclo vaccinale, deve far riflettere su quanto è importante vaccinarsi. Mi auguro che sia un elemento in più per sensibilizzare i cittadini".
Davide Fifaco